Gentile lettore,
durante la rivoluzione francese, mentre la folla insorgeva contro l'assolutismo, il feudalesimo e i privilegi della casta, l'Accademia delle scienze francese perseguiva un vecchio sogno: definire un'unità di lunghezza standard. Il metro venne cosi definito come la decimilionesima parte della distanza tra l'equatore e il Polo Nord lungo un meridiano attraverso Parigi.
Per avere un'idea di quanto questa definizione fosse necessaria, prima della Rivoluzione, la Francia usava 250.000 unità di misura: ad esempio, la terra poteva essere misurata dal tempo trascorso da un uomo per portarne a termine il raccolto. La necessità di questa definizione è quindi indiscutibile. Ma forse solo il tempismo in cui è stata concepita può essere oggetto di discussione.
Tuttavia, mentre i patiboli francesi erano pieni di visitatori, alcuni di loro famigerati come Luigi XVI, Maria Antonietta o lo stesso Robespierre, 2 astronomi, Méchain e Delambre, intrapresero un viaggio che sarebbe durato 6 anni. Il loro obiettivo era quello di misurare il meridiano da Dunkerque a Barcellona.
Nell'aprile del 1795, grazie al loro duro lavoro e qualche manipolazione dei dati attribuiti a Méchain, venne adottato il sistema metrico e la lunghezza venne letteralmente incisa su una barra di ferro. Ma questa definizione era inaccurata e poco pratica, e nel 1983 venne "ghigliottinata" dalla Conferenza di Ginevra di Pesi e Misure, che defini il metro come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299 792 458 di secondo.
Quindi grazie alla rivoluzione francese e nonostante Napoleone (che bandi questa definizione per qualche tempo), questo mese ti possiamo presentare il nostro ultimo refrigeratore conforme alle dimensioni di montaggio standard. Benvenuti all'edizione di maggio di e-Matters.
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